La meditazione Vipassana come insegnata da S. N. Goenka (Italian Edition) by Satya Narayan Goenka

La meditazione Vipassana come insegnata da S. N. Goenka (Italian Edition) by Satya Narayan Goenka

autore:Satya Narayan Goenka
La lingua: ita
Format: azw3
editore: Edizioni Artestampa
pubblicato: 2013-01-13T16:00:00+00:00


La giusta comprensione

Soltanto pensare alla verità non è abbastanza. Occorre sperimentarla, sviluppando la giusta comprensione della realtà; ciò è possibile andando al di là della realtà superficiale e apparente, per vedere le cose come sono realmente, non solo come appaiono, e scoprire così la verità ultima della realtà: ecco la vera saggezza.

Ci sono tre tipi di saggezza: la saggezza di altri, che viene accettata senza metterla in discussione (suta-mayā paññā), la saggezza intellettuale (cintā-mayā paññā) e la saggezza basata sull'esperienza (bhāvanā-mayā paññā). Letteralmente, suta-mayā paññā significa "saggezza ascoltata": quella saggezza che si accetta e che si decide di fare propria, dopo aver letto o ascoltato insegnamenti altrui; o perché è parte della cultura a cui si appartiene; o per la speranza di una ricompensa o per il timore di un castigo, dopo la morte.

Il secondo tipo di saggezza è quella che proviene dalla comprensione intellettuale. Dopo aver letto o ascoltato un insegnamento, si riflette e lo si esamina. Se, a livello intellettuale, si verifica che è razionale, benefico e pratico, lo si accetta. Anche in questo caso, si tratta di una conoscenza che non è stata sperimentata, ma che è frutto di un ragionamento sull'esperienza altrui.

Il terzo tipo di saggezza nasce dall'esperienza, dalla realizzazione personale della verità. È la saggezza vissuta e sperimentata, che cambia la nostra vita, trasformando profondamente la mente.

Nella vita quotidiana, non è né utile né necessario sperimentare sempre di persona ogni cosa. Per esempio, è sufficiente accettare l'avvertimento che il fuoco brucia, oppure prenderne atto per deduzione; mentre sarebbe sconsiderato buttarsi tra le fiamme per verificarlo. Nella pratica meditativa, invece, la saggezza che deriva dall'esperienza è essenziale, perché, solo attraverso di essa, potremo liberarci dai condizionamenti.

La saggezza acquisita da altri e quella proveniente dalla ricerca intellettuale, sono utili solo se ci ispirano e ci conducono verso il terzo tipo di saggezza, quella che nasce dall'esperienza. Accettare acriticamente, accontentarsi di capire, studiare e contemplare la verità a livello intellettuale, senza compiere alcuno sforzo per sperimentarla, costituiscono ostacoli alla personale comprensione della verità.

Ognuno di noi deve compiere lo sforzo di sperimentare la verità e può farlo con la meditazione. Questa è la vera saggezza. Soltanto questa esperienza libererà la nostra mente, perché solo all'interno di noi stessi possiamo avere un'esperienza viva e autentica della realtà. Anche la realizzazione della verità ottenuta da un altro non potrà liberarci: persino Siddhattha Gotama, il Buddha, poté liberare solo se stesso. Chi ha realizzato la verità ci può solo ispirare, offrendoci una traccia da seguire, ma ognuno di noi deve impegnarsi per conto proprio.



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